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Zero numerico, contrario alla lettera ‘O’ (15esima lettera del alfabeto inglese). Nella loro forma non modificata s'assomigliano molto e svariati modi inventati per distinguerli visualmente hanno creato confusione. Se vostro zero ha puntino dentro e la lettera O no, o la lettera O ha aspetto quasi rettangolare ma zero ha forma di palone rugby che sta sulla punta (o il contrario), probabilmente state guardando uno schermo moderno (benché zero con puntino sembra avere origini come una opzione dei dispositivi IBM 3270). Se vostro zero è barato ma la lettera O no, probabilmente state guardando un insieme grafico ASCII di vecchio stile, discendente dal set base di caratteri della venerabile telescrivente ASR-33 (Scandinavi, per cui Ø è una lettera, maledicono questa disposizione). (Curiosamente, zero barato precede per lunga i computeri; opera monumentale di Florian Cajori La storia di notazione matematica indica che era usato nel dodicesimo e tredicesimo secolo.) Se la lettera O è barata e zero no, vostro schermo è impostato secondo una convenzione molto vecchia usata da IBM e pochi altri produttori di primi computer centrali. (Scandinavi maledicono questa disposizione ancora di più, perché questo significa che due di loro lettere collidono). Alcuni computeri Burroughs/Unisys mostrano zero con la bara rovesciata. Vecchi computeri CDC disegnavano lettera O come ovale ininterrotto e zero come ovale spezzato sopra destra e sotto sinistra. E ancor altra convenzione comune sulle prime stampanti lasciava zero senza abbellimenti ma aggiungeva codino o gancetto alla lettera 0 così che assomigliava alla lettera Q rovesciata o grande lettera O corsiva (questo era descritto su una bozza di standard ANSI di come disegnare caratteri ASCII, ma il standard finale ha cambiato il segno di distinzione alla spunta nel angolo sinistro superiore). Siamo già abbastanza disorientati?