bit:
n.
[Dal significato corrente e “Binary digIT”]
1. [tecnicamente] L'unità di informazione; la quantità di informazione
ottenuta dalla risposta ad una domanda del tipo si-no, per la quale le due risposte sono
equiprobabili.
2. [tecnicamente] Una quantità computazionale che può assumere solo uno dei due valori
così come vero o falso oppure 0 e 1.
3. Un indicatore mentale: un promemoria per ricordarsi di finire di fare qualcosa.
“Ho un bit impostato per te.”
(Non ti ho visto per qualche periodo, e dovrei dirti o chiederti qualcosa.)
4. Più in generale, uno stato mentale (possibilmente scorretto) di convinzione.
“Sono convinto che tu sia stato l'ultimo
individuo a lavorare su EMACS.”
(Significato “Penso che tu sia stato l'ultimo a lavorare su EMACS, e ciò che sto per dire si basa su questo, perciò interrompimi se sbaglio.”)
“Mi serve solo un bit da te” è un modo
educato per indicare che si intende fare solo una piccola interruzione per una domanda
che presumibilmente può essere risposta con un si o con un no.
Si dice che un bit è settato se il suo valore è vero o 1, e resettato o
cancellato se il suo valore è falso o 0.
Si parla di settare e cancellare bit....
Commutare
o invertire un bit significa cambiarne lo stato,
sia da 0 a 1 che da 1 a 0.
Vedi anche flag,
trit,
mode bit.
Il termine bit apparve per la prima volta nella letteratura
informatica in un giornale del 1948 per opera del teorico dell'informazione
Claude Shannon, e allora fu attribuita al primo scienziato del computer John
Tukey (il quale sembra inoltre aver coniato il termine software).
Tukey riporta che bit è nato ad un tavolo da pranzo come un'alternativa più semplice
di bigit o binit,
presso una conferenza nell'inverno del 1943-44.