break-even point: n.

Nel processo di implementazione di un nuovo linguaggio per computer, il punto in cui il linguaggio è abbastanza efficiente che uno può implementarci dentro il linguaggio stesso. Ovvero, per un nuovo linguaggio chiamato ad esempio FOOGOL, uno ha raggiunto il break-even quando può scrivere un compilatore per FOOGOL in FOOGOL, lasciando stare il linguaggio originario con cui l'ha implementato, e usare versioni funzionanti di FOOGOL per svilupparne di nuovi. E' un importante traguardo; vedi MFTL.

Da quando questa voce fu scritta all'inizio, diversi corrispondenti hanno riportato che c'è stato realmente un compilatore per un piccolo linguaggio stile Algol chiamato Foogol che si occupava di VAXen nei primi anni 80. Un'implementazione di FOOGOL è disponibile al Retrocomputing Museum http://www.catb.org/retro/.