bucky bits: /buh´kee bits/, n.

1. [obsoleto] I bit prodotti dai tasti CONTROL e META su una tastiera SAIL (rispettivamente 200 e 400 in ottale), ottenendo un set di caratteri per tastiera da 9 bit. Le tastiere MIT AI TV (Knight) estesero questo con TOP e tasti CONTROL e META differenziati per destra e sinistra, per un set di carattere da 12 bit; dopo, le macchine LISP aggiunsero quei tasti come SUPER, HYPER e GREEK (vedi space-cadet keyboard).

2. Per estensione, i bit associati con i tasti ‘extra’ su qualunque tastiera, ad esempio ALT su una PC IBM o tasti funzione e opzioni su un Macintosh.

Si è a lungo detto che i bucky bits vennero chiamati per Buckminster Fuller durante un periodo in cui era a Stanford. In realtà, vennero inventati da Niklaus Wirth quando LUI era a Stanford nel 1964-1965; per primo egli suggerì l'idea di un tasto EDIT per avere l'ottavo bit su un carattere ASCII altrimenti di 7bit. Sembra che, all'insaputa di Wirth, alcuni hacker di Stanford lo chiamassero in privato ‘Bucky’ a causa di una parte dei suoi denti piuttosto sporgente, e questo soprannome si trasferì ai bit. I comandi bucky-bit erano usati negli editor scritti a Stanford, inclusi i più conosciuti TV-EDIT e NLS.

Il termine approdò al MIT e a CMU presto e adesso è di uso corrente. Ironicamente, lo stesso Wirth rimase all'oscuro della sua etimologia per circa 30 anni, finchè GLS non ripescò questa storia nel 1993! Vedi double bucky, quadruple bucky.