dd: /dee·dee/, vt.

[Unix: da IBM JCL] Equivalente a cat o BLT. In origine il nome di un comando Unix di copiatura come opzioni speciali adatte ai dispositivi ai blocchi; era spesso usato in mantenimento di sistema altamente manuale, come in “Facciamo dd della partizione di root in un tape, poi usiamo il comando PROM per ricaricarla sul nuovo disco”. dd(1)di Unix e' stato progettato con una sintassi per le opzioni e le parole chiave differente da quella di Unix, strana e richiamante il JCL di IBM System/360 (che aveva una specificazione elaborata DD ‘Dataset Definition’ per i dispositivi di I/O); nonostante il comando soddisfi un bisogno reale, la progettazione dell'interfaccia e' chiaramente uno scherzo. L'uso nel gergo ora e' molto raro fuori dai siti di Unix e adesso obsoleto persino li', dato che dd(1) č stato deprecato per lungo tempo (ma non ha un sostituto completo). Il termine e' stato sostituto da BLT o dalla semplice parola ‘copia’.