Questo termine è originario della tastiera ASCII-estesa di Stanford, e fu ripresa in seguito dagli utenti della space-cadet keyboard al MIT. Un tipico commento del MIT era il bucky bits di Stanford (i tasti di sostituzione control e meta) era carino, ma non quanto questo; puoi digitare solo 512 differenti caratteri sulla tastiera di Stanford. Un ovvio modo per indirizzarlo era di aggiungere altri tasti di sostituzione, ed era eventualmente stato fatto; ma una tastiera con troppi tasti di sostituzione è difficile che piaccia ai dattilografi, che non gli piace muovere le loro mani dalla loro posizione iniziale sulla tastiera. C'era una proposta semiseria di implementare i tasti di sostituzione extra come pedale; digitare su una tastiera simile era come suonare un organo a canne. Quest'idea viene menzionata in una parodia di una canzone carina di Jeffrey Moss chiamata Rubber Duckie, che fu pubblicata in The Sesame Street Songbook (Simon e Schuster 1971, ISBN 0-671-21036-X). Questi testi furono scritti il 27 Maggio 1978 in celebrazione della tastiera Stanford:

[Questo, comunque, è un esempio eccellente di computer filk —ESR] Vedi anche meta bit, cokebottle, e quadruple bucky.