EMACS: /ee´maks/, n.

[da Editing MACroS] Il ne plus ultra degli editor per hackers, un editor di testo programmabile con un intero sistema LISP al suo interno. Era stato in origine scritto da Richard Stallman in TECO sotto ITS nel laboratori di AI del MIT; l'AI MEMO 554 lo descrive come un “editor visuale avanzato, autodocumentante, personalizzabile, estensibile in real-time”. Da quel tempo č stato reimplementato molte volte, da diversi hackers, ed esistono versioni che girano sui principali sistemi operativi. Forse la versione pių utilizzata, scritta sempre da Stallman e ora chiamata “GNU EMACS” o GNUMACS, gira principalmente sotto Unix. (Il molto simile XEmacs č la seconda versione pių popolare.) Include aiuti per avviare sottoprocessi di compilazione e inviare o ricevere mail e news; molti hackers spendono l'80% del loro tube time lė dentro. Altre varianti includono GOSMACS, CCA EMACS, UniPress EMACS, Montgomery EMACS, jove, epsilon e MicroEMACS. (Nonostante qui usiamo la scrittura originale tutta maiuscola, oggigiorno č comunissimo ‘Emacs’.) Alcune versioni di EMACS che girano sotto i gestori di finestre hanno l'icona di un pollo che esce fuori da un acquaio, forse per suggerire l'unica funzione che l'editor non comprende (non ancora). Al contrario, alcuni hackers giudicano EMACS troppo heavyweight e baroque per i loro gusti, e espandono il nome come ‘Escape Meta Alt Control Shift’ per prendere in giro quanto esso si affidi alle pressioni dei tasti decorate con bucky bits. Altre espansioni derisorie includono ‘Eight Megabytes And Constantly Swapping’ (N.d.T. = 8mb e si swappa di continuo) (questo quando c'era molto core), ‘Eventually malloc()s All Computer Storage’ (N.d.T. = eventualmente alloca tutta la memoria del computer), e ‘EMACS Makes A Computer Slow’ (N.d.T. = EMACS rallenta un computer) (vedi acronimo ricorsivo). Vedi anche vi.