forked: adj.,vi.

1. [comune dal 1997, specialmente nella comunita' Linux] Un progetto di software open-source si dice che ha forkato o che si e' forkato quando il gruppo del progetto si divide in due o piu' parti che proseguono linee diverse di sviluppo (o, meno comunemente, quando una terza parte non connessa al gruppo del progetto inizia la sua conduzione personale dello sviluppo). Forkare e' considerata una Bad Thing — non semplicemente perche' comporta molte energie sprecate in futuro, ma perche' i fork tendono ad essere accompagniati da una grande lotta e ostilita' fra i gruppi successori su faccende di legittimita', successione, e direzione. Ci sono serie pressioni sociali contro il forking. Di conseguenza, i fork principali (come la divisione fra Gnu-Emacs e XEmascs, la scissione del gruppo 386BSD in tre progetti figli, e lo split GCC/EGCS di breve durata) sono abbastanza rari da essere ricordati singolarmente nella cultura hacker.

2. [Unix; infrequente, forse influenzato da un'espressione parlata] Lento in modo assurdo, o morto. Si e' originato quando un sistema era rallentato ai livelli di una lumaca da una fork bomb non voluta.