gedanken: /g@·dahnīkn/, adj.

Infondato; non pratico; non progettato bene; non provato, non testato.

‘Gedanken’ č una parola tedesca per ‘pensato’. Un esperimento pensato e' uno che prende vita nella tua mente. Nella fisica, il termine gedanken experiment e' usato per riferirsi ad un esperimento che e' impossibile mettere in pratica, ma utile da considerare perche' puo' essere ragionevole dal punto di vista della teoria. (Un gedanken experiment classico della teoria della relativita' comprende il pensare ad un uomo in un ascensore che accelera nello spazio.) Gli esperimenti gedanken sono molti utili nella fisica, ma devono essere usati in modo attento. E' troppo facile idealizzare qualche aspetto importante del mondo reale nel costruire l'‘apparato’.

Fra gli hacker, di conseguenza, la parola ha una connotazione dispregiativa. E' usata tipicamente per un progetto, specialmente uno nella ricerca sull'intelligenza artificiale, che e' descritto nei minimi particolari (tipicamente come una tesi Ph.D.) ma senza essere stata implementata con buon esito. Progetti del genere sono in genere portati avanti da persone che non sono hacker molto buoni o trovano la programmazione disastrosa o sono semplicemente frettolosi. Una tesi gedanken e' in genere riconosciuta da una mancanza ovvia di intuizione su cosa e' programmabile e cosa non lo e', e su cosa costituisce o meno una specifica chiara per un algoritmi. Vedi anche AI-complete, DWIM.