grue: n.

[dal verbo arcaico inglese per shudder, rabbrividire di paura] Il grue ha avuto origine nel gioco di Zork (Dave Lebling prese il nome dalle storie fantastiche Dying Earth di Jack Vance) e usato in diversi giochi di Infocom come un'allusione a cui devi almeno dare un'occhiata, torce o altre sorgenti di luce di ogni tipo. Finire dentro un'area scura fara' si che il gioco ti chieda, “E' molto buio. Se continui probabilmente finirai mangiato da un grue.” Se non riesci a localizzare una sorgente di luce entro le prossime due mosse questo molto probabilmente diventera' vero.

Il grue, secondo gli studiosi del Great Underground Empire, e' una presenza sinistra, che si nasconde nei posti oscuri della terra. Il suo cibo preferito ssono sia avventurieri o maghi, ma il suo appetito insaziabile e' mitigato dal suo terrore della luce. Nessun grue e' stato mai visto alla luce del giono, e solo pochi li hanno osservati nei loro rifugi sotterranei. Di quelli che hanno visto qualche grue, pochi sono sopravvissuti alle loro spaventose mascelle abbastanza per raccontarlo. I grue hanno una pelliccia scintillante e pallida, le facce con bocche da pesce, gli artigli e le zanne affilate, e una tendenza incontrollabile a sbavare e gorgogliare. Sono di certo le piu cattive di tutte le creature; dire che sono permalosi e' un'affermazione pericolosa. “Acido come un grue” è unìespressione comune, persino fra gli stessi grue.

Tutto questo folklore e' ampiamente conosciuto fra gli hacker.