hack mode: n.

1. Quello in cui si e' quando si sta facendo hacking, ovviamente.

2. Piu specificamente, uno stato simile allo Zen di totale concentrazione sul Problema che puo' essere risolto quando si sta facendo hacking (questo e' perche' ogni buon hacker e' in parte mistico). L'abilita' ad avere una concentrazione del genere a comando si collega fortemente alla magia; e' uno dei concetti piu importanti appresi durante lo stato larvale. A volte amplificato come modalità hack profonda.

Venire strappare via dalla modalità hack (vedi priority interrupt) puo' essere sentito come uno shock fisico, e la sensazione dii trovarsi in modalita' hack e' piu che una piccola abitudine. L'intensita' di questa esperienza e' probabilmente da sola una spiegazione sufficiente all'esistenza degli hacker, e spiega come molti possono resistere ad essere promossi quando possono codare. Vedi anche cyberspace (senso 3).

Alcuni aspetti dell'etica hacker possono apparire abbastanza strani ad un osservatore estraneo al grande valore attribuito alla modalita' di hack. Ad esempio, se qualcuno appare sulla tua porta, e' perfettamente normale alzare una mano (senza staccare i propri occhi dallo schermo) per evitare di essere interrotto. Si puo' leggere, scrivere, ed interagire con il computer per qualche tempo prima che una consapevolezza maggiore della presenza dell'altro (ovviamente, lui/lei e' a sua volta libero di andarsene senza dire nulla). La comprensione che puoi trovarti in hack mode con tanto state (senso 2) delicato in mente, e non osi passare ad un altro contesto finche' non hai raggiunto un buon punto per fare una pausa. Vedi anche juggling eggs.