mung: /muhng/, vt.

[nel 1960 al MIT, “Mash Until No Good”; poco tempo dopo la derivazione dall'acronimo ricorsivoMung Until No Good” č diventata comune; ma vedi munge]

1. Fare modifiche ad un file, specialmente modifiche su larga scala e irrevocabili. Vedi BLT.

2. Distruggere, in genere accidentalmente, a volte facendolo apposta. Il sistema munga le cose solo maliziosamente; e' una conseguenza della Finagle's Law. Vedi scribble, mangle, trash, nuke. Da Usenet si suggerisce che la pronuncia /muhnj/ non e' quella diffusa, ma la scrittura ‘mung’ e' ancora diffusa nei commenti ai programmi (confronta la confusione generale sulla giusta pronuncia di kluge).

3. Nel periodo dell'epidemia di spam degli anni 90, mung e' ora usato spesso per descrivere l'atto di modificare un indirizzo email in un sigblock in un modo che gli esseri umani possono facilmente capire ma che risulta in un address harvester. Esempio: johnNOSPAMsmith@isp.net.

4. Il tipo di fagioli i cui germogli sono usati nella cucina cinese. (E' il loro vero nome! Fagioli mung! Davvero!)

Come molti termini hacker recenti, questo sembra aver avuto origine al TMRC; era gia' usato li' nel 1958. Peter Samson (redattore del glossario TMRC originale) pensa che in origine sia stato una onomatopea per il suono di una molla a scatto che viene fatta molleggiare. Comunque, si sa che durante le guerre mondiali, ‘mung’ era americano: era la parola gergale dell'esercito per il suono di aiuto meglio conosciuto come ‘SOS’, ma sembra piu' probabile che la sua vera origine risalga al dialetto scozzese munge.

Il libro del 1874 di Charles Mackay Lost Beauties of the English Language definiva “mung” cosė: “Simile a ming, mescolare; quando il sapore principale del cibo di pane, patate mescolato diventa una poltiglia. In America ‘mung news’ e' un'espressione comune riferita a notizie false, ma probabilmente prende origine dalle notizie copiate, in cui il vero e il falso sono cosi' strettamente intrecciati che non si possono distinguere l'uno dall'altro.