protocol: n.

Come usato dagli hacker, non si riferisce mai a sottigliezze sulla forma corretta per indirizzare lettere al papa o l'ordine in cui qualcuno deve usare le forchette nella tavolta in stile russo; gli hacker non si preoccupano di cose del genere. E' usato al contrario per descrivere un insieme di regole che permette a diverse macchine o pezzi di software a coordinarsi fra di loro senza ambiguitā. Quindi, ad esempio, include sottogliezze sulla forma corretta per indirizzare pacchetti su una rete o l'ordine in cui si dovrebbero usare le forchette in Dining Philosopers Problem [Problema dei Filosofi della Cena]. Implica che c'č un formato di messaggi comuni e un insieme accettato di primitive o comandi che tutte le parti coinvolte caiscono, e che i trasferimenti fra di essi seguono sequenze logiche prevedibili. Vedi anche handshaking, do protocol.