quux: /kwuhks/, n.

[Dal mito, dal verbo latino semi-deponente quuxo, quuxare, quuxandum iri; variabile la forma nominale ‘quux’ (plurale ‘quuces’, anglicizzata in ‘quuxes’) e ‘quuxu’ (il genitivo plurale è ‘quuxuum’, con quattro lettere u su 7, utilizzabile con tutte le lettere ‘u’ in Scrabble).]

1. Originariamente, una variabile metasyntattica come foo e foobar. Inventato da Guy Steele per precisare questo proposito quando era giovane ed ingenuo e non ancora interessato alla realtà delle computing community. Molte persone inventano così parole; questa sembra aver avuto abbastanza fortuna da diffondersi un po. In un eloquente display di forma poetica, è ritornata al suo creatore sotto forma di nickname.

2. interj. Vedi foo; comunque, denota un leggero disgusto, ed è spesso emesso per il piacere del suo suono.

3. Guy Steele alias ‘Il Grande Quux’, alquanto infamato per le citazioni nei cartoni ‘Crunchly’.

4. In alcuni circoli, utilizzato come contrapposizione a ‘crux’. “Ah, that's the quux of the matter!” implica che il punto non è cruciale (Paragona a tip of the ice-cube).

5. quuxy: adj. di o appartenente a quux.