retrocomputing: /ret'·roh·k@m·pyoo´ting/, n.

Riferisce all'emulazione di una strada oltre l'arte dell'hardware o software, o implementazione che non sono mai state arte; specialmente se queste implementazioni elaborano scherzi pratici e/o parodie, scritti soprattutto per hack value, o progetti più ‘seri’. Forse l'utility retrocomputer in assoluto più diffusa era il programma pnch(6) o bcd(6) su V7 e altre versioni Unix recenti, che voleva accettare più di 80 caratteri di argomenti di testo e mostrava il modello di codice punched card. Altri hack retrocomputering noti includono il linguaggio di programmazione INTERCAL, un emulatore di shellJCL per Unix, l'editor emulatore di carte preforate chiamato 029, e svariate elaborazioni di emulatori hardware per PDP-11 ed emulatori del RT-11 OS scritto solo per mantenere un vecchio, Zork senza codice che girava in binario.

Un interessante selezione di programmi retrocomputing è disponibile al the Retrocomputing Museum, http://www.catb.org/retro/.