timesharing
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Trad. <alf>

timesharing [= tempo ripartito]

[attualmente soprattutto storico] - Il 'time-sharing' è la tecnica di programmazione del tempo-macchina, in modo da ripartirlo in compiti ed utenti multipli, con ciascun utente con l'impressione che il proprio lavoro stia procedendo senza interruzioni. John McCarthy, l'inventore del LISP, per primo immagino' questa tecnica verso la fine degli anni '50. I primi sistemi che operarono in Tempo Ripartito, “Piccolo ospedale" di BBN, e CTSS, furono messi in funzione nel '62-63. La prima cultura hacker degli anni '60 e '70 si sviluppo' intorno alla prima generazione relativamente economica dei calcolatori a Tempo Ripartito, specie le produzioni DEC 10 ed 11, e VAX. Ma questi calcolatori erano economici solo relativamente; sebbene appena un po' meno potenti degli odierni calcolatori personali, hanno dovuto essere ripartiti fra dozzine o persino centinaia di utenti ciascuno. Le prime comunita' hacker si sono formate attorno ai siti ove era relativamente facile accedere a collegamenti a Tempo Ripartito.

Al giorno d'oggi, la larghezza di banda e' di solito il piu' grave vincolo a cio' che si puo' fare con un calcolatore. Non così allora, quando le macchine a tempo ripartito erano spesso caricate al massimo sostenibile, e non era raro che il lavoro di qualcuno si fermasse, qualora il pianificatore venisse stressato, nel tentativo di prefigurare cosa fare dopo. Agli inizi, il gergo hacker era pieno di termini come scricchiolio e aridita' del ciclo, per descrivere le conseguenze di troppe poche istruzioni per secondo, distribuite fra troppi utenti. Come ha notato GLS, questo tipo di problema ha influenzato la tendenza di molti hackers a lavorare con i vecchi programmi.

Un punto che e' importante sottolineare qui, è che le prime comunità hacker erano fisiche, non distribuite lungo le reti, ed erano costituite dagli hackers che si ripartivano una macchina, e quindi dovevano combattere insieme i suoi molti medesimi problemi. Un arresto di sistema poteva fermare dozzine di programmatori smaniosi, tutti seduti nella stessa sala terminale, con poco da fare tranne che chiacchierare tra loro, fino a che non riprendeva il normale funzionamento.

Il Tempo Ripartito e' nato come un lusso di un sistema operativo semi sperimentale per un piccolo ambito in grandi universita', per divenire disponibile piu' in generale intorno al '75-76. Gli hackers, alla ricerca di più cicli e di più controllo sul loro ambiente di programmazione, hanno iniziato a migrare dalle macchine a Tempo Ripartito verso quelle che ora sono chiamate stazioni di lavoro, verso l'83. Ci vollero altri dieci anni, per lo sviluppo dei potenti calcolatori a 32 bits, e la Grande Esplosione di Internet, prima che la migrazione fosse completa. Non e' una coincidenza che le ultime fasi di questa migrazione corrispondano allo sviluppo del primo sistema operativo a sorgente aperta.


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