vi: /V·I/, not, /vi:/, never, /siks/, n.

[da ‘Interfaccia Visiva’] Il compositore di schermata messo insieme da Bill Joy per un primo rilascio di BSD. È diventato di fatto il compositore standard Unix e l'interfaccia quasi indiscussa e favorita degli hackers del MIT fino all'avvento di EMACS circa dopo il 1984. Tende a frustrare i nuovi utenti professionali, poichè non prende ordini mentre attende i dati di testo, nè d'altronde la messa a punto predefinita nelle versioni più vecchie fornisce indicazioni di come sia progettato il compositore (anni fa, un corrispondente ci ha segnalato che ha sentito spesso chiamare /vi:l/; ora c'è un clone vi chiamato vile). Tuttavia vi (e varianti come vim e elvis) sono ancora ampiamente usati (circa la metà di quanti hanno risposto ad un sondaggio Usenet del '91 lo ha preferito) e perfino i fanatici di EMACS ricorrono spesso ad esso come compositore di posta e per piccoli lavori di pubblicazione (pricipalmente perché parte più velocemente delle versioni più ingombranti di EMACS). Vedi holy wars.