Capitolo 2. Gergo e linguaggio del Jargon

I linguisti solitamente riferiscono ai linguaggi informali come ‘slang’ e riservano il termine ‘jargon’ per vocabolari tecnici di vari professioni. Comunque, antenato di questo file era chiamato ‘Jargon file’ e slang dei hacker è tradizionalmente chiamato ‘jargon’. Parlando del jargon c'è quindi conveniente distinguerlo da ciò linguisti vorebbero chiamare ‘jargon dei hacker’ — vocabolario formale imparato dai libri, giornali tecnici e manuali.

Per confondere ancora di più la situazione, la linea tra slang dei hacker e vocabolario della programmazione e scienza dei computer è sfuocata e cambia col tempo. Per di più, questo vocabolario è condiviso con ampia cultura tecnica dei programmatori, di cui molti non sono hacker e non parlano o conoscono slang dei hacker.

Di conseguenza, questo dizionario proverà di essere così preciso come la realtà di uso permette di distinguere tra queste tre categorie:

slang

linguaggio informale del inglese comune o sottoculture non tecniche (i biker, gli fan rock, i surfer, etc.)

jargon

senza qualificatore, indica linguaggio informale ‘gergale’ proprio ai hacker oppure in prevalenza trovato in mezzo ai hacker — sogetto di questo dizionario.

techspeak

vocabolario tecnico formale di programmazione, scienza dei computer, elettronica ed altri campi connessi a hackeraggio(???).

Questa terminologia sarà coerentemente usata nel resto di questo dizionario.

Distinzione tra jargon è techspeach è delicata. Quantità di techspeak ha origine in jargon e c'è continuo spostamento di jargon nel techspeak. Dal altro lato, molto jargon trae origini da soprageneralizzazione dei termini techspeak (vedi sezione Costruzione del jargon più avanti).

In generale, abiamo considerato techspeak qualsiasi termine con la denotazione stabilita principalmente nei libri testo, dizionari tecnici o documenti standard.

Alcuni termini evidentemente techspeak (nomi dei sistemi operativi, linguaggi di programmazione o documenti) sono elencati quando essi sono legati al folclore hacker e non sono inclusi negli origini formali, o qualche volta per comunicare sottofondo storico necessario per capire altre voci a quali sono referenziati. Altri sensi ‘techspeak’ delle parole ‘jargon’ sono elencati per chiarire meglio senso ‘jargon’; dove il testo non specifica che si discute di senso strettamente tecnico c'è nota etimologica ‘[techspeak]’. Alcune voci hanno senso primario segnato così, con spiegazioni del significato ‘jargon’ sotto.

Abbiamo anche provato indicare (dov'è nota) apparente origine del termine. Risultato è probabilmente la meno attendibile informazione nel dizionario, per svariate ragioni. Per primo, è ben noto che molti termini del hackeraggio erano independentemente reinventati molte volte, anche neologismi più oscuri e intrigati. Spesso sembra che processo generativo di jargon dei hacker ha la sua logica interna così potente che crea sostanziali parallelismi nelle culture separate, addirittura nelle lingue differenti. Per altro, la rete tende di diffondere le inovazioni così veloce che è spesso impossibile rintracciare il ‘primo uso’. E alla fine, compendia come questo alterano quello che oservano bollando i termini come culturalmente approvate ed estendendo loro uso.

Malgrado questi problemi, nuova compilazione della collezione organizata della storia orale legata a jargon ci ha permesso ...???... mettere merito dove è dovuto e illuminare antica storia dei molti termini importanti del hackeraggio come kluge, cruft e foo. Crediamo che specialisti lesicografi possono trovare molte di queste note storiche più che casualmente istruttive.