Alcuni miti di AI

Tom Knight e la macchina Lisp
Moon instruisce un studente
Sussman arriva alla illuminazione
Drescher e il tostapane

Qui ci sono alcuni degli più buffi esempi del genere di scherzi narrati al MIT AI Lab su di alcuni noti hacker. I koan originali erano composti da Danny Hillis, fondatore di Connection Machines, Inc. Per leggere questi koan è utile sapere almeno che Minsky, Sussman e Drescher erano noti ricercatori AI, che Tom Knight era tra principali progettisti delle macchine Lisp e David Moon ha scritto gran parte di LISP per queste macchine.

[n.d.t. Koan (dal buddhismo zen) - il koan si presenta come una sorta di enigma, un espediente che può permettere al discepolo di ottenere l'illuminazione.]

Tom Knight e la macchina Lisp

Un novizio provava di riparare una macchina Lisp rotta spendendola e accendendola.

Knight, guardando che cosa stava facendo il studente, diceva severamete: “Non puoi riparare la macchina solo con ciclo accendi-spegni senza capire che cosa va storto.

Knight ha spento e accesso la machina.

E la macchina funzionava.

Moon instruisce un studente

Un giorno un studente è venuto a Moon e diceva: “Ho capito come fare un 'garbage collector' migliore. Dobiammo creare un contatore degli puntatori a ogni ??cons??.

Moon pazientemente spiegeva al studente seguente storia:

“Un giorno un studente è venuto a Moon e diceva: ‘Ho capito come fare un 'garbage collector' migliore...

[Nota del redattore: Garbage collector del tipo 'puro contatore degli puntatori' ha problemi con le strutture circolari che puntano a se stessi.]

Sussman arriva alla illuminazione

Ai giorni di Sussman-novello, Minsky è venuto da lui che sedeva e hackerava su PDP-6.

Che cosa stai facendo?”, chiedeva Minsky.

Sto istruendo una rete neurale collegata casualmente a giocare Tic-Tac-Toe” ha risposto Sussman.

Perché è collegata casualmente?”, chiedeva Minsky.

Non voglio che ha nessun preconcetto di come giocare”, disse Sussman.

Minsky ha chiuso gl'occhi.

Perché avete chiuso gl'occhi?”, ha chiesto Sussman al suo insegnante.

Così la stanza sarà vuota.

A questo momento, Sussman era illuminato.

Drescher e il tostapane

Un discepolo di un altra sezione una volta è venuto da Drescher quando lui faceva la prima collazione.

Voglio darvi questo test di personalità”, diceva lo estraneo, “perché voglio che siate felice.

Drescher ha preso la carta offerta e l'ha messa nel tostapane, dicendo: “Io voglio che anche il tostapane sia felice.