samizdat: /sahm·iz·daht/, n.

[Russo, letteralmente “pubblicarsi da solo”] Il processo di diffondere documentazione tramite canali underground. Si riferiva in origine alla duplicazione e distribuzione illegale di libri censurati nell'Unione Sovietica; ora si riferisce ad estensioni ovvie per ogni promulgazione un pò meno che officiale di materiale di testo, specialmente documentazione informatica rara, obsoleta, o mai pubblicata ufficialmente. Un samizdat è ovviamente molto più semplice quando si ha accesso a reti con grande ampiezza di banda e stampanti laser ad alta qualità. Nota che il termine samizdat è usato in modo corretto solo rispetto a documenti che contengono informazioni necessarie (vedi anche hacker ethic) ma che sono per qualche motivo non disponibili tramite altre fonti, non il contenuto di documenti che sono disponibili su canali normali, per cui una duplicazione non autorizzata sarebbe una violazione non etica del copyright. Vedi Lions Book per un racconto storico.