bogon: /boh´gon/, n.

[molto diffuso; per analogia con protone/electrone/neutrone, ma senza dubbio rinforzato dopo il 1980 dalla somiglianza con i ‘Vogons’ di Douglas Adams; vedi la Bibliography nell'Appendice C e noterai che Arthur Dent in realtà pronunciava ‘Vogons’ come ‘Bogons’ in un punto]

1. La particella elementare di bogosità (vedi quantum bogodynamics). Ad esempio, “Ethernet sta ancora emettendo dei bogoni” significa che è rotto o sta agendo in un modo strano, appunto, bogus.

2. Un pacchetto di richiesta inviato da un risolutore di domini TCP/IP ad un server di root, che ha impostato il bit di risposta invece che quello di richiesta.

3. Ogni pacchetto formato in modo incorretto inviato su una rete.

4. Per sineddoto, usato per riferirsi ad ogni cosa fittizia, come “vorrei venire a pranzo con te ma devo andare alla riunione settimanale dello staff”.

5. Una persona che è finta o che dice cose fittizie. Storicamente questo era l'uso originale, ma è stato superato 1-4 dai suoi sensi correlativi. Vedi anche bogosity, bogus; paragonare a psyton, fat electrons, magic smoke.

Il bogone è diventato il caso-tipo di un intero insieme di particelle inesistenti, incluse ‘clutroni’ o ‘cluoni’ (particelle indivisibili di intelligenza, ovviamente l'antiparticella del bogone) e il futone (particella elementare di randomness, o a volte dei lamer). Questi non sono utilizzi molto frequenti come esempi di un meta-utilizzo attivo; ovvero, è diventato uno scherzo classico o una manovra linguistica per “spiegare” circostanze altrimenti misteriose inventandosi particelle inesistenti. E questo implica l'esistenza di teorie per queste particelle, con tutta la loro dignità o carenze a volte (possiamo notare tra parentesi che si tratta di una generalizzazione da “teorie (delle particelle finte)” a “(teorie di particelle) inesistenti”!). Nonostante tali particelle siano gli equivalenti moderni dei troll e delle ninfe boschive come punti di inizio classici su cui costruire miti esplicativi. Ovviamente, giocare su una parola esistente (come ‘futone’) aggiunge gusto in più. Paragonare a magic smoke.