demon: n.

1. Spesso usato in modo equivalente a daemon — specialmente nel mondo Unix dove la seconda pronuncia e scrittura e' considerata un po' arcaica.

2. [MIT; ora probabilmente obsoleto] Una parte del programma che non e' esplicitamente invocata, ma che aspetta dormiente che avvengano alcune condizioni. Vedi daemon. La distinzione e' che i demoni sono in genere processi all'interno di un programma, mentre i daemoni sono programmi eseguiti all'interno di un ambiente operativo.

I demoni nel significato 2 sono particolarmente diffusi nei programmi di intelligenza artificiale. Ad esempio un programma di manipolazione di informazioni implementa regole di intervento come demoni. Non appena un nuovo pezzo di informazione e' aggiunto, si attivano svariati demoni (quali demoni dipende dal particolare pezzo di dati) e creano altri pezzi di informazione applicando le loro rispettive regole di intervento al frammento originario. Questi nuovi frammenti possono a loro volta attivare nuovi demoni mentre gli interventi scorrono in catene logiche. Allo stesso tempo, il programma principale puo' continuare a svolgere il suo compito primario.