cycle

1. n. L'unità base di calcolo. Ciò che un hacker vuole più di un (nota l'hacker Bill Gosper descrivendo se stesso come un “cycle junkie”). Una persone può descrivere un istruzione prendendo vari cicli di clock. Spesso il computer può accedere alla sua memoria una sola volta per ogni ciclo di clock, per cui si può parlare di ciclo di memoria. Questi sono significati tecnici del ciclo. Il significato secondo il jargon deriva dall'osservazione che ci sono solo vari cicli per secondo, e quando stai condividendo un computer i cicli vengono divisi tra gli utenti. Più cicli il computer sfrutta per lavorare sul tuo programma piuttosto che su un altro, più veloce il tuo programma andrà. Ecco perchè ogni hacker vuole più cicli: così può aspettare di meno per una risposta del computer.

2. Per estensione, un unità teorica della potenza di pensiero umana, enfatizzando che molte cose sono di competenza del tempo di pensiero dell'hacker. “Mi sono rifiutato di farmi coinvolgere con il Cubo di Rubik quando era grande. Sapevo che avrei bruciato troppi cicli se mi ci mettevo.

3. vt. Sin. bounce (significato 4), dalla frase ‘cycle power’. “Cicla di nuovo la macchina, quella porta seriale è ancora in sospeso.