Capitolo 5. Stile di Scrittura Hacker

Abbiamo gia' visto che gli hackers coniano spesso il loro gergo supergeneralizzando le regole grammaticali. Questo e' un aspetto di un pi generale attaccamento ai giochi di parole forma/contenuto, che si evidenziano specialmente nella forma scritta. Un corrispondente ci segnala che sbaglia costantemente l'ortografia di vrong in vorng. Si son visti altri a correggere i piccoli errori nelle bozze di Jargon file osservando (alla maniera di Douglas Hofstadter) "Questa frase non verbo", o "Troppo ripetititivo", o "Errore di sctritura", o anche "Spa zia tura scorretta". Allo stesso modo, le tanslitterazioni intenzionali si riferiscono spesso a frasi che riguardano confusioni o cose confuse; "canne derebralo" in luogo di "danno cerebrale" forse il pi comune [in inglese e' anche meglio: 'dain bramage' = 'bramito di daino' in luogo di 'brain damage' = 'danno cerebrale' - N.d.t.] (alla stessa maniera, un hacker si divertirebbe a scrivere "Scusami, oggi sono lessicodis", piuttosto che "oggi sono dislessico"). Questo comportamento e' abbastanza diffuso, e diverte tutti gli interessati.

Gli Hackers tendono ad usare le virgolette al posto di delimitatori bilanciati come le parentesi, con gran costernazione degli editori americani. Quindi, se "Jim sta andando" una frase, e lo anche "Bill corre", e "Spock percepisce", gli hackers preferiscono generalmente scrivere: "Jim sta andando", "Bill corre", "Spock percepisce", che errato secondo lo standard americano (che porrebbe le virgole entro la frase virgolettata); eppure, per gli hackers e' normalissimo troncare stringhe letterali con caratteri che non siano presenti nelle stringhe stesse. Visti gli esempi che possono saltar fuori durante discussioni di programmazione, tirare in mezzo lo stile standard Americano pu persino essere grossolanamente sbagliato. Quando si parla di linee di codice, o di frammenti di codice, i caratteri extra possono divenire un vero rompicapo.

Si consideri, ad esempio, la seguente frase tratta dal manuale vi, che appare cosi':

Quindi cancellare la linea di codice battendo "dd".

Lo standard americano esigerebbe questa scrittura:

Quindi cancellare la linea di codice battendo "dd."

ma questo sarebbe veramente un disastro - perche' il lettore sarebbe indotto a battere i caratteri d-d-punto, e capita, in vi(1), che il punto implichi la ripetizione dell'ultimo comando: il risultato netto finale sarebbe di cancellare due linee!

Il Jargon File segue la forma hackeriana dappertutto.

Fatto interessante, uno stile simile e' ora preferito in Gran Bretagna, anche se lo stile pi datato (che si determinato per ragioni tipografiche che riguardano l'estetica della virgola e delle citazioni nel testo) e' ancora in uso. Le Regole di Hart ed il Dizionario Oxford per Scrittori ed Editori chiamano la virgolettatura hacker nuova, o logica. Il che riavvicina l'inglese britannico allo stile che molte altre lingue (inclusi Spagnolo, Francese, Italiano, Catalano e Tedesco) stanno usando da un pezzo.

Un'altra predilezione hacker e' la tendenza a distinguere tra virgolette di avvertimento e di citazione; cioe', ad utilizzare le virgolette singole di stile Britannico [simili ad un apostrofo - N.d.t.] per rilievi ed osservazioni, e quelle doppie in stile americano per riportare notizie, discorsi, o citazioni. E' interessante che fonti autorevoli indichino questo uso delle virgolette come generale e corretto, mentre l'inglese americano ha preso ad usare le virgolette doppie indiscriminatamente, non ostante che la modalita' hacker appaia dominante (di fatto, ero convinto che si trattasse di un mio capriccio personale, finche' non ho controllato con Usenet-ESR).
Un'altra modifica, che e' senz'altro non-standard, e' la tendenza hacker a scrivere un apostrofo in coppia, anziche' una virgoletta, cioe' 'in questo modo': cio' e' modellato sulla sintassi delle stringhe e dei caratteri di testo di alcuni linguaggi di programmazione, e forzato dalla circostanza che molti terminali in sola scrittura visualizzano l'apostrofo in stile 'macchina da scrivere', identico ad una virgoletta singola.
[in realta', le macchine scriventi non propongono un tasto per l'accento o per l'apostrofo, che si distingua dalla virgoletta semplice; nella scrittura manuale, esistevano le convenzioni di utilizzare le doppie parentesi acute, ovvero le virgolette doppie basse all'inizio, e quelle alte alla fine della citazione, usi ormai desueti - N.d.t.]
[nel caso specifico di questo testo, si sarebbe potuto utilizzare il glifo speciale dell'accento, ma innanzi tutto non si e' certi che tutti i navigatori lo interpretino correttamente, in secondo luogo era disponibile il solo accento acuto, inadatto da solo ad includere una parola o una frase - N.d.t.]

Un capriccio che si rileva frequentemente nello stile delle email degli hackers Unix in particolare, la tendenza a lasciare in minuscolo alcune cose che sono normalmente tutte in minuscolo (compresi usernames, nomi di comandi, e di procedure in C), anche quando si presentano all'inizio delle frasi. chiaro che, per molti hackers, anche il carattere iniziale di questi nomi partecipa della loro caratteristica ortografica, dalla quale non pu essere escluso senza uno sforzo mentale (ed e' giusto, perch Unix ed il linguaggio C distinguono fra caratteri minuscoli e maiuscoli, e confonderli pu condurre al fallimento della procedura). Un modo semplice di risolvere questo dilemma evitare di usare queste costruzioni all'inizio delle frasi.

Dietro questi hackerismi non-standards sembra esserci una regola superiore, che stabilisca che la precisione dell'espressione pi importante della conformit alle regole tradizionali, ragion per cui gli hackers possono scartare senza ripensamenti le ambiguit o le perdite di informazioni determinate in precedenza. E' notevole, a tal riguardo, che anche altre invenzioni degli hackers (per esempio, nel vocabolario) tendano a rendere sfumature molto precise di significato, pur se costruite in apparenza con un gergo sgangherato. Infatti, per un hacker, la cosa veramente divertente e' proprio il contrasto fra la forma sciatta del gergo, ed il suo solido contenuto !

Gli hackers hanno sviluppato anche un certo numero di convenzioni di enfatizzazione e di punteggiatura, adatte ai collegamenti testuali ASCII, e che occasionalmente sono trasposte nei documenti scritti, anche quando sono disponibili tutti i normali mezzi per modificare, sottolineare, e fare cio' che si vuole con l'intera serie dei caratteri.

Una di queste che il TESTO IN TUTTE MAIUSCOLE e' interpretato come GRIDATO, e cio' si e' trasformato in un riflesso synestetico cos potente, che chi andasse in maiuscolo durante un colloquio potrebbe essere richiesto di "smettere di gridare, per favore, mi stai spaccando i timpani!".

Ancora, comune usare l'inquadramento con caratteri insoliti per indicare l'enfasi. L'asterisco quello usato pi comunemente, come in "Cosa *inferno*?", anche se questo confligge con il comune uso dell'asterisco come indicazione di nota a pi pagina. Anche il tratto di sottolineatura e' un comune metodo di evidenziazione (particolarmente con titoli di libri; per esempio, "E' citato spesso Joe Haldeman per _La_Guerra_Eterna_, in contrapposto al romanzo pi recente di Robert Heinlein sui soldati del futuro, _Cavalieri_delle_Stelle_"). Altri esempi: "=hell=", "\hell/", o "/hell/", si trovano raramente (e' stato detto che nell'ultimo esempio le due barre spingono le lettere per renderle corsive, ed il secondo le trattiene dal cadere). Su FidoNet, potreste vedere il testo ^scuro^ e #lucente#, che davvero stato interpretato correttamente da un software di lettura. Ed infine, le parole possono anche essere risaltate cosi': L I K E T H I S, o con una sottolineatura creata sotto di loro, nella riga di testo seguente, con dei caratteri di omissione (^).

C' una differenza semantica fra *enfasi come questa* (che d risalto alla frase come insieme) e *enfasi* *come* *questa* (che suggerisce che l'autore parli molto lentamente e distintamente, come ad un bambino o ad un handycappato). Inquadrare una parola con il carattere * pu anche voler dire che l'autore desidera che i lettori considerino che sta avvenendo un'azione o che si sta producendo un suono: *bang*, *hic*, *ring*, *grin*, *kick*, *stomp*, *mumble*.

Questi stessi suoni si son visti anche come <bang>, <hic>, <ring>, <grin>, <kick>, <stomp>, <mumble>. Quest'uso delle parentesi acute per evidenziare il loro contenuto si origina dalle convenzioni usate in BNF, ma dal 1993 e' stato ripreso dal linguaggio HTML usato per il World Wide Web.

Le parentesi acute sono state usate anche per indicare che un termine corrisponde ad un certo membro casuale di una categoria pi grande (questo viene dritto da BNF). Esempi come i seguenti sono comuni:

Cos questo <ethnic> cammina in una barra un giorno

Esiste anche una convenzione accettata per "scritto sotto cancellatura"; il testo>

Vedi di piacere a questo sciocco^H^H^H^Hsignore, e' in ispezione dall'HQ [Head Quarter = Ufficio Centrale - N.d.t.] aziendale.

si legge approssimativamente come "Vedi di piacere a questo sciocco, er, signore", con un risalto dell'ironia. Il digramma ^H usato spesso per rappresentare in stampa un ritorno, ed era effettivamente molto riconoscibile sui terminali di stampa vecchio stile. Appena il testo andava in composizione, i caratteri battuti sui tasti venivano immediatamente interpretati e stampati, e quando si faceva una correzione le battute sul ritorno venivano evidenziate con la stringa ^H. Naturalmente, il testo finale non avrebbe presentato traccia dei caratteri di ritorno (o del testo errato originale).

Una scrittura accidentale in cancellatura puo' avvenire usando il programma di colloquio di Unix per 'chattare' con un altro utente. Su una tastiera di Pc la maggior parte degli utenti preme istintivamente il tasto di ritorno per cancellare gli errori, ma questo programma non pu farlo, e visualizza solo il carattere ^H. Tipicamente, l'utente batte alcune volte il ritorno prima che il cervello realizzi il problema - specie quando l'utente un dattilografo - e poich ogni carattere trasmesso non appena scritto, lapsus Freudiani ed ammissioni involontarie sono immediatamente visibili all'altro (salvo ritardi di rete).

L'uso intenzionale di ^H per la scrittura sotto la cancellatura e' parallelo a (e pu essere influenzato da) l'uso ironico in parallelo delle barre nei racconti di fantascienza.

Una consuetudine smile usa i comandi di stampa per indicare correzioni a del testo precedente. Questa consuetudine si e' affievolita nelle emails man mano che i programmi di posta hanno offerte migliori capacita' di formattazione, solo per riprendere nuova vita su IRCs ed altri sistemi di messaggistica.


charlie: Ho visto questo termine usato spesso su alt.foobar. 
lisa: Trasmettilo ad Erik per il File. 
lisa: Oops s/Erik/Eric/. 

Le parole "s/Erik/Eric/" indicano la correzione del precedente Erik in Eric. Questa sintassi presa in prestito da Unix, che offre i comandi di formattazione ed e sed, ma ampiamente applicata anche dagli hackers non-Unix.

In una formula, * significa moltiplicazione, mentre due asterischi in fila sono un' abbreviazione per elevamento a potenza (questo deriva dal Fortran, ed usato anche in Ada). Quindi, si potrebbe scrivere [2**8 = 256].

Un'altra notazione di elevamento a potenza che si incontra pi di frequente usa il carattere di omissione (^, ASCII 1011110); si potrebbe quindi scrivere [2^8 = 256]. Questo ci riporta indietro ad Algol-60, che ha usato il vecchio carattere ASCII freccia in alto, che successivamente si trasformato nel segno di omissione; stato poi ripreso da Kemeny e dal BASIC originale di Kurtz, ed ha influenzato a sua volta la progettazione degli strumenti Unix bc(1) e dc(1), che probabilmente hanno avuto la maggior influenza sulla convenzione USENET.
(Anche la modalita' matematica di TeX usa ^ per indicare elevazione a potenza). La notazione causa un po' di confusione ai programmatori in C, poiche' in C il segno ^ indica un vettore. Malgrado cio', la notazione ^ per l'elevazione a potenza risultata preferita alla notazione **, in una indagine svolta in USENET negli ultimi anni '90. usata costantemente in questo lessico.

Negli scambi in linea, gli hackers tendono a preferire le forme decimali o le frazioni improprie ['3.5' o '7/2'] alle frazioni miste stile 'macchina da scrivere' ['3-1/2']. In questo caso, il motivo principale probabilmente che le formule sono pi leggibili in un carattere monospazio, insieme al desiderio di evitare che una formula del secondo tipo sia letta come tre meno una met. La forma decimale decisamente preferita per le frazioni in rappresentazione decimale; in questo e' possibile una certa influenza culturale, per l'alta considerazione in cui e' tenuta la notazione scientifica.

Un'altra convenzione nei colloqui in linea, usata in modo particolare per i numeri molto grandi o molto piccoli, ripresa da C (che l'ha derivata da Fortran). Si tratta della notazione scientifica che usa e in luogo di *10^; ad esempio, un anno e' lungo circa 3e7 (cio 3 10 7) secondi.

La tilde (~) comunemente usata nel senso di 'approssimativamente'; cio, ~50 significa circa 50.

In USENET e in MUD, gli operatori booleani, logici e relazionali di C, come |, &, ||, &&, !, ==, !=, >, <, >=, <=, sono spesso combinati con l'inglese. Viene utilizzato anche il non-uguale, <>, del Pascal, e capita talvolta di vedere /= in luogo di non-uguale (derivazione dal suo utilizzo in Ada, Common LISP, e Fortran 90). L'uso del prefisso ! come sinonimo di 'non-' o di 'no-' molto comune; conseguentemente, '!indizio' letto come 'no-indizi' o 'nessun-indizio'.

Una pratica di questo tipo prende a prestito la sintassi dei linguaggi di programmazione preferiti, per esporre in un testo delle idee. Per esempio, si potrebbe vedere qualcosa di simile:


In <jrh578689@thudpucker.com> il J.R. Hacker ha scritto:
<Recentemente ho provato sul campo il gonkulator*
<adattabile dello Snafu Systems 2300E. Il prezzo era 
<giusto e l'inserimento nello slot del PC perfetto, 
<ma le prestazioni lasciavano un po' a desiderare.

*[da www.dictionary.reference.com - il pi completo lessico anglo-americano,
che inserisce tutte le voci di Jargon, correttamente segnalate.
[/gon'kyoo-lay-tr/ n., comune; dalla serie TV Hogan's Heroes del '60] 
Un pretenzionso pezzo di equipaggiamento che al momento serve a scopi inutili.
Normalmente indica uno degli ultimi componenti pubblicizzati per calcolatori.
Sorgente: Jargon File 4.2.0]
[probabile translitterazione della voce italiana 'inculatura' - N.d.t.]

Gia', l'ho provato anch'io.

#ifdef FLAME  
Non c'e' stato nessuno che ha detto a quegli idioti 
che non possono ottenere una decente 
soppressione di errori con i filtri AFJ 
agli odierni volumi della rete?
#endif /* FLAME */   

Sono convinto che hanno immaginato che il prezzo di lancio basato 
su di una realistica indagine del settore era troppo alto.
Putroppo, questo e' anche l'unico metodo realizzabile.
Non raccomanderei l'acquisto di questo prodotto a meno che
non abbiate un preventivo di bilancio *davvero* tosto.

#include <dichiarazione di responsabilita'>
--
                 == Franco Foonly (Sistemi Fubarco)

In questo brano, l'accoppiamento di #ifdef/#endif una sintassi condizionale di compilazione di C; qui, implica che il testo intercalato (che il flame) dovrebbe essere valutato soltanto se avete attivato (o definito che) la comunicazione e' aperta. Lo #include alla fine un comando C per 'includi qui il diniego di responsabilita'; il diniego standard inteso per significare, press'a poco, "questi sono miei pareri personali, e non devono confondersi con la posizione ufficiale della mia azienda".

La parte superiore, con < al margine di sinistra, un esempio di una convenzione di inclusione che discuteremo piu' avanti.

Pi recentemente, in seguito all'enorme popolarit del World Wide Web, anche l'imitazione del linguaggio HTML diventata popolare a fini del genere:

<flame>

Tua madre era una topa e tuo padre puzza di sambuco!  

</flame>

Potreste persino vedere questo, con un modificatore di attributo in perfetto stile HTML:

<flame intensity="100%">

Sembrate preparati proprio per una carriera nel governo. 

</flame>

Un'altra recente costruzione comune nei tardi anni '90, ora su USENET, sembra presa in prestito dalla sintassi di Unix o da Perl. Consiste nell'utilizzare il carattere dollaro [$] prima di una parola con iniziale maiuscola, o di un acronimo [= sigla] per indicare un membro casuale della classe specificata dalla parola. In questo modo, $PHB indica "un membro qualsiasi della classe Chioma-a-Punta".

Gli hackers poi mescolano lettere e numeri pi liberamente che nell'uso tradizionale. In particolare, buon stile hacker scrivere una sequenza di cifre in cui intende che il lettore legga il nome che quel numero ha in inglese. Cos, gli hackers preferiscono scrivere '1970s', piuttosto che 'diciannove-settanta' o '1970's' (considera l'ultimo esempio come possessivo).

Bisogna anche notare che gli hackers esibiscono molto meno riluttanza, di quanto non sia normale in inglese, nell'usare le parentesi annidate. In parte cio' quasi certamente dovuto all'influenza di LISP (che usa un sacco di parentesi profondamente annidate (come questa (vedete?)) nella sua sintassi), ma stata anche avanzata l'ipotesi che godere nel giocare con la complessit, e spingere i sistemi ai loro limiti funzionali, sia veramente una caratteristica fondamentale dell'hacker.

Per concludere, vale la pena di accennare che molti studi sulla comunicazione in linea hanno evidenziato che i collegamenti informatici hanno un effetto disinibente sulle persone. Privata del linguaggio del corpo, attraverswo il quale sono espresse le emozioni, la gente tende a dimenticare tutto il resto, tranne cio' che si presenta nel collegamento ASCII. Questo ha effetti buoni e cattivi. Una cosa buona che incoraggia l'onest, e tendenzialmente disgrega il rapporto gerarchico nei confronti dell'autorit; di contro, pu indurre alla spersonalizzazione, ed ad una rudezza gratuita. Forse in risposta a questa, gli utenti esperti mostrano spesso, nella loro scrittura, una sorta di cosciente gentilezza formale, che e' passata di moda in altri mezzi parlati e scritti (per esempio, la frase "Ben detto, signore!" non rara).

Molti hackers introversi, che di persona quasi non spiccicano parola, in rete comunicano fluentemente, forse proprio perch possono dimenticare, ad un livello inconscio, che stanno comunicando con della gente, e cos non si sentono stressati ed ansiosi come sarebbero in un faccia a faccia.

Bench sia considerato poco carino criticare pubblicamente chi scrive per l'ortografia o la grammatica alquanto misere, la rete offre un premio di letteratura e di chiarezza espressiva. Sarebbe bene che i futuri storici di letteratura vedano in esso una rinascita della grande tradizione delle lettere personali come arte.